In chiaroscuro

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In chiaroscuro

Liberi così

Chissà se ancora
Ti ricordi quel giorno
Di fine estate
E sole alto nell’aria
Salisti in auto
Guardandoti intorno
Serrando il cuore
A una realtà immaginaria

Lontane luci
Vecchi tramonti d’estate
Sorrisi e voci
Creduti dimenticati
Come detriti
All’alba di mareggiate
Ridanno al sole
Resti di giorni passati

E tra le curve della realtà
Tra solchi e muri di monotonia
Quanta illusione e passione
E quanto da immaginare
Quanta illusione e passione
Per continuare ad amare

Liberi così
Senza malinconie
Incontro al tempo
Senza più aspettare
Liberi così
Tra lividi e poesie
Ognuno tra le onde del suo mare
Per continuare ad amare

Canzoni e temi
Ed il futuro è arrivato
Sotto le volte
Di un cielo da respirare
Per niente uguale
Al cielo immaginato
Tra sogni e vita
Ancora da riscattare

E nelle pieghe della realtà
Nelle cambuse della fantasia
Quanta illusione e passione
E quanto da raccontare
Quanta illusione e passione
Per continuare ad amare

Liberi così
Senza più retrovie
Senza memorie ancora da immolare
Liberi così
In cerca di poesie
E strofe nuove da poter cantare
Per continuare ad amare

Amelia

Qualcosa mi porta ancora
Opache ombre, cristalli scuri
Nubi di sentimenti inaspettati
Che frugano nella mente
Oltre i suoi limiti, oltre i suoi muri
Con rivoli di ricordi mai asciugati

Torna l’acerbo gusto delle ore
Funi incagliate tra le nostalgie
Sguardi e vicari simboli d’amore
Al vento lascivo della fantasia

Qualcosa mi porta ancora
Quadri e ritratti di una stagione
Lampi di sensazioni casuali
Che eludono ogni motivo
E prestano dubbi senza ragione
Tra tremiti muti e onirici canali

E l’acqua della memoria va veloce
Dentro maree di ermetiche passioni
Dove risuona ancora la tua voce
Persa tra le alchimie delle emozioni
E nelle mie notti

Ti vedo ancora brillare
In un riflesso di luna
In una voglia digiuna
Che dovrei dimenticare
Non so cosa hai preso di me
Negli attimi presi al mio tempo
E a quella mia inutile voglia di te

Qualcosa mi porta ancora
Opache ombre, cristalli scuri
Nubi di sentimenti inaspettati

Il sole arrivò su quella notte estiva
Finita tra echi e avanzi di illusioni
L’alba trovò i miei sensi alla deriva
Senza rimpianti senza conclusioni
E senza cercarti

Ti vedo ancora brillare
In un riflesso di luna
In una voglia digiuna
Che dovrei dimenticare
Non so cosa hai preso di me
E cosa di me ti lasciai
Ora che non c’è ragione
Per cantare strofe e parlare di te

Forse sei solo il ritratto
Del viso passato di una mia età
Il falso di un quadro ideale
Che il passo del tempo dimenticherà

Jonathan

Nelle lunghe notti
Ancora dentro antichi mali
Insonni senza mete
Tra le nebbie dei fondali
Hai consegnato al nulla
Il dono dei giorni migliori
Vivendo attesa ed immobilità

Rinchiuso in un perimetro
Dai lati immaginari
Nascosto in un sepolcro
O dietro a fragili sipari
Rinunciando al vento
Hai seppellito sotto i rovi
Gli allori delle possibilità
Gli amori e i fiori della realtà

Ma oltre di te
E le tue vecchie età
Senza più remore
Il tempo arriverà
Oltre di te
Oltre le emozioni
Date dai vincoli
Delle tue canzoni

Oltre le tue vie
Di usate nostalgie
Il viso di nuove immagini
Vola oltre di te

Nel divario immane
Tra l’istinto e la ragione
Nei temi d’intenzioni
Senza inizio o conclusione
Hai confinato il cielo
Tra i telai di un abbaino
Narcotizzando ogni emotività
Spacciando falsa razionalità

Ma oltre di te
E le tue vecchie età
Senza rumore poi
Quel tempo passerà
Oltre di te
E le abili illusioni
Voci dispotiche
Di miti e di emozioni

Oltre le tue vie
Di attonite allegrie
Nuova brezza dal mare ormai
Arriva oltre di te

Mentre io qui

La nostra storia si è fermata ad un bivio
Arrestata dai colpi dell’immobilità
Che quell’idillio ha sbriciolato nel tempo
Con silenti raggiri senza alcuna onestà

La perfezione delle labbra e dei gesti
Si tramutano in lampi e tagli di nostalgia
La percezione di infinito si sfuma
In un tiepido umore e insana malinconia

La vita svolge le sue trame ignorando
Fogli, mappe e intenzioni ingenue dei nostri piani
E come è strano ora pensare che adesso
Per sopravvivere viviamo lontani

Il vuoto vibra tra le mura e i ricordi
Si annidano dentro ogni riflesso e pensiero
Risale il tempo e tra risate distanti
Dissimula a tratti l’irreale ed il vero

Mi manca il cielo degli occhi ridenti
La tua voce i capelli il tuo corpo il tuo odore
Mi manca chiudere la porta e sapere
Che la notte ci attende nelle stesso calore
Mi manca il suono dei tuoi passi in cucina
Il profumo dei dolci il sole tra le persiane
Mentre le immagini mi sfilano lente
Costanti e lucenti imminenti e lontane

Echi di luci ombre di un fulmine acre
Memoria di un sogno sotto cieli avvoltoi
Noi due fuggiaschi tra gli astratti colori
Di un dipinto lontano innamorati di noi

Smarriti insieme dentro a un bacio infinito
Aspettando che il sole si decida a morire
Entrambi certi che quell’estasi nuova
Non poteva finire

È inammissibile il pensiero che i giorni
Ci portino al varco di orizzonti diversi
Accanto a volti un tempo ignoti e distanti
Per nuove vite, nuove stelle e universi
Ma il nostro amore una scialuppa sfinita
In balia delle onde ha perso il verso del mare
Con noi abbracciati ad uno stesso dolore
Su un atollo deserto uniti nel naufragare

Quando quel sabato di sole autunnale
Hai varcato la soglia sollevando i bagagli
Realmente avevi dentro in te la speranza
Che così si correggono il destino e gli sbagli

Quando hai portato via di casa i tuoi oggetti
Hai pensato davvero che era solo per poco
O hai recitato ai nostri cuori quei versi
Per trovare la forza di passare quel fuoco

Cosa ci aspetta per i prossimi istanti
Impareremo in fretta un’altra vita
Per quanto ancora resteremo a guardare
Incapaci di ammettere che non sia finita

Il cielo parla dell’inverno imminente
Ed un vento sottile in luce crepuscolare
Spinge nel dubbio la mia anima assente
Tra perderti, averti e non saperti più amare

Forse da lì potrai capire chi amavi
E cercavi davvero oltre le tue proiezioni
Mentre io qui con la tua assenza incombente
Rianimo il polso al corpo delle emozioni

Quelle che a volte ti ho negato o nascosto
E che io stesso non riuscivo a sentire
Sepolte vive dagli antichi detriti
Che ancora oggi non riesco a sfuggire

Distanti insieme ora viviamo ogni giorno
Senza più piani né programmi futuri
Come in attesa di una lettera o un treno
Una semplice busta di un biglietto di auguri

Riprenderemo presto a navigare
O abbiamo forse già ripreso quel mare
Che naufragammo insieme proprio temendo
Di perderci insieme… e non saper ritornare

Centocelle

È iniziato lì il percorso della mia coscienza
E lì ho cercato nelle età quell’uomo che ora sono
Ho consumato a morsi amari la mia adolescenza
Ed ho incontrato il vuoto eco del primo abbandono

Paese di città teatro di una mia esistenza
Dove la mia vita ha sollevato i primi passi
Tra le tue vie ritorni e vari di ogni mia partenza
Ormeggio al porto immobile dei tuoi palazzi bassi

Di te ricordo il sole estivo dentro la cucina
E il pullman militare in piazza che portava al mare
Le passeggiate in bici la domenica mattina
La mano di mio padre da seguire ed aspettare

Il primo giorno a scuola l’atrio bianco in stile impero
E l’eco dei bambini lungo i corridoi infiniti
Il carnevale in festa le pistole ed il sombrero
Il sole nuovo a Pasqua e tutti a tavola riuniti

Quanta vita ti ho lasciato e quanta è andata altrove
Tra amori inconfessati idee e speranze poi appassite
Lasciate nell’odore della muffa in sala prove
O in cinquecento lire per giocare tre partite

Roma era lontana da raggiungere e imparare
Per noi cresciuti e nati lì in quel borgo marginale
Sembrava tutti lì da poter vivere e sognare
La vita la speranza albori e dei del bene e il male

Pomeriggi estivi e temi senza conclusione
La fontanella la fermata il bar della salita
Il Beyer il solfeggio il tempo e un’ora di lezione
Ed ogni giorno prove generali per la vita

Roma era lontana da raggiungere e imparare
Per te che arrivi ora da un remoto meridiano
Chissà se troverai da poter vivere e sognare
Tra quelle vie che in me sono un ricordo ormai lontano

Mi affascina la storia dei reperti tuoi romani
L’orgoglio ed il coraggio delle imprese partigiane
Il campo delle ali e i tuoni dei primi aeroplani
I brani tramandati e i nomi di imprese lontane

Immagino tra le tue vie i covi clandestini
Nel fumo di quegli anni di tensione e di rumore
Che ricordiamo bene anche noi al tempo ragazzini
Ignari spettatori astanti al dramma del terrore

Quanti volti e storie hai visto e quanti ne hai lasciati
A vomitare birra lungo il ciglio della strada
Ad inseguire sogni e amori e fate mai incontrate
Cercate in un cucchiaio nella polvere o la spada

Martino ancora parla del suo primo campionato
Ma non si regge in piedi lì aggrappato al suo bicchiere
Quell’altro ha perso i denti nel suo canto disperato
E sull’incrocio aspetta ancora il solito infermiere

Tra i tratti miei dell’anima che ho ancora da salvare
Nelle malinconie presenti a volte nelle sere
Dovrei probabilmente solamente ricordare
Che in fondo eri soltanto un luogo
Un semplice quartiere

Stai con me

Mentre guardi i miei occhi e sorridi
Vagheggiando realtà ed illusione
Mi domando se a distanza di tempo
Rivivresti questa nostra stagione

Rivorresti quei giorni passati
Tra le sponde di sogni e avvenire
Su rovine di antichi scenari
Da fuggire o provare a capire

Quanto tempo invisibile è andato
Per amare e poi chiederci ancora
Quanti istanti lasciati nel buio
Aspettando che il cielo ritorni a brillare

Stai con me
Stai con me
Per illudermi ancora che nulla
Ci porterà via
Stai con me, con me
Per tutto il tempo che ci incontrerà

Arte varia di carte e passioni
Prove ingenue delle abilità
Vani guide di tesi e ragioni
Per correggere le verità

Ciò che resta è che neanche un momento
Avrei perso quel nostro calore
E vorrei ancora il gusto e la dote
L’incontro e la nascita del nostro amore

Stai con me
Stai con me
Per sedurre le armi e i ripieghi
Della nostalgia
Stai con me, con me
Per tutto il tempo
Che non basterà

Come chiederti che sia per sempre
Come dirti quanto abbiamo compiuto
Posso solo pretenderti ancora
E tu amami sempre come hai sempre saputo
Stai con me

Solo per noi

Stanotte il vento
Profuma d’estate
Soffia tra i rami
Ebbri di foglie bagnate
Il temporale
Ha terminato il suo pianto
E un nuovo incanto
È apparso solo per noi

Arriva lieve
La voce roca del mare
Rivolto agli astri
In un amore ancillare
E nel silenzio
Di queste pallide ore
Sorge il tepore
Del giorno che arriverà

Non perdiamo più neanche un istante
Il tempo ci attende ma
Non può più aspettare
Non perdiamo più neanche un istante
Per vivere e amare

E sarà solo per noi, solo per noi
Il suono e la melodia di una nuova stagione
Di climi densi e di grandi mattini
Di albe senza rumore
E nuovi sensi e caldi avidi sguardi
Ancora in cerca d’amore
Ancora in cerca d’amore

E in nuove notti
Annegheremo il dolore
Lontani insieme
Da ogni fiato e rumore

Non perdiamo più neanche un istante
Il tempo ci attende ma
Non può più aspettare
Non perdiamo più neanche un istante
Per vivere e amare
Per vivere e amare

E sarà solo per noi, solo per noi
Sarà solo per noi, per noi
Fino a quel tempo in cui le foglie e le nubi avranno altri colori
E un po’ più grandi passeremo più in alto
A sogni templi e dolori
E sarà solo per noi

In chiaroscuro

Il tempo spinge sui giorni
Sempre più brevi e lontani
Tra vicoli orizzonti e dintorni
Tra note di nuovi brani

Apre sipari e stagioni
Con vespri in attesa di glorie
Esordi di nuove passioni
Padrone di commedie e di storie

Tra i libri delle sue relazioni
Di galantuomo sfuggente
Quanti percorsi e stazioni
Quanto sapore di niente

Quante canzoni d’amore
Frasi e pensieri perduti
Vuoto. silenzio o rumore
Tra fedi, sogni e tributi

Cantare di storie e di amori
Di vita che c’è da spartire
Guardare la mia casa da fuori
Aiuterà un po’ a capire

O servirà per segnare
Il tempo che non dà ragione
Immobile nel gioco perpetuo
Della sua illusione

Il tempo spinge sui giorni
Sempre più brevi e lontani
Ruba al passato i contorni
Consuma nuovi domani

Fugge tra sogni e passioni
Tra piani di fiducie aleatorie
Rallenta ideali e illusioni
Tra attese nuove memorie

Cantare di storie e di amori
Di sogni e di strade e avvenire
Di ciò che ancora urla nel vuoto
E ciò che non può morire

Non servirà per scontare
Il tempo che non dà ragione
E lesina la sabbia nel vetro
Di questa stagione

Cantare di storie e di amori
Di vita che c’è da spartire
Guardare la mia casa da fuori
Aiuterà un po’ a capire

O servirà per lasciare
Solo una scritta su un muro
Le ombre coraggiose ed incerte
Di un mio chiaroscuro

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